martedì 26 aprile 2011

Primo match sull'e-commerce

new-ecommerce.jpg Il Parlamento Europeo propone una direttiva che regola nel dettaglio tutti gli aspetti dell’e-commerce cioè quell’insieme di transizioni commerciali realizzate tramite internet. La proposta di direttiva della Commissione Europea andrà a conformare il mercato telematico basandosi sulle normative vigenti nei 27 stati membri. La direttiva europea sui “diritti dei consumatori” va a modificare la direttiva Ue n.31 del 2000 recepita in Italia con il decreto legislativo n.70 del 9/2003 che tratta della disciplina dell’e-commerce Il testo di legge è sostanzioso con oltre 1500 emendamenti e 4 direttive è stato votato dalla Commissione Mercato Interno del Parlamento Europeo che ha modificato la proposta di Commissione e Consiglio per venire incontro alle istanze di consumatori e associazioni. La direttiva prevede il diritto di restituzione del prodotto ovvero il diritto di recesso che in Italia è di 10 giorni e che verrebbe allungato a 28 .Nell’articolo 22 il testo recita “nel caso di contratto a distanza, il consumatore ha il diritto di chiedere al professionista di consegnare il bene o prestare il servizio in uno stato membro “ in questo modo i siti dovranno consegnare la merce in tutta Europa.Gli articoli 16 e 17 prevedono che il consumatore venga rimborsato dall’azienda non più in 30 giorni ma in 14, inoltre per gli ordini superiori a 40 euro ci sarà anche il rimborso per le spese di reso. Per la conclusione dei lavori si dovrà aspettare maggio, anche se le nuove norme andrebbero a modificare anche gli standard di protezione dei consumatori infatti in Italia quei consumatori che acquistano un prodotto difettoso potrebbero perdere il diritto di scegliere tra sostituzione o rimborso, scelta che, secondo Bruxelles, spetterebbe solo al venditore. Inoltre il commerciante non avrebbe più il dovere di informare il cliente in caso un prodotto non possa essere restituito.

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