martedì 17 maggio 2011

Xango multata per 250 mila euro

xango-.jpg L'L'antitrust ha multo per 250 mila euro la società Xango italy, azienda operante nel commercio al dettaglio di succhi di frutta, bevande, integratori alimentari e dietetici. Secondo l'antitrust, il metodo di commercializzazione del prodotto è stato scorretto, mirato sul creare confusione sulla reale natura del prodotto, proprietà e composizione della bevanda. Inoltre il sistema usato da Xango per la commercializzazione e vendita del prodotto, metodo che coinvolgeva i consumatori con uno schema piramidale di acquisto e vendita del prodotto dove i consumatori venivano incentiva a ricercare altri consumatori-venditori attratti dalla possibilità di un facile guadagno, è risultato violare diversi articoli del codice del consumo. Infatti, da un controllo dell'antitrust risulta che solo il 10% delle molte persone coinvolte nelle vendite del prodotto percepivano un compenso.antitrust ha multo per 250 mila euro la società Xango italy, azienda operante nel commercio al dettaglio di succhi di frutta, bevande, integratori alimentari e dietetici. Secondo l'antitrust, il metodo di commercializzazione del prodotto è stato scorretto, mirato sul creare confusione sulla reale natura del prodotto, proprietà e composizione della bevanda. Inoltre il sistema usato da Xango per la commercializzazione e vendita del prodotto, metodo che coinvolgeva i consumatori con uno schema piramidale di acquisto e vendita del prodotto dove i consumatori venivano incentiva a ricercare altri consumatori-venditori attratti dalla possibilità di un facile guadagno, è risultato violare diversi articoli del codice del consumo. Infatti, da un controllo dell'antitrust risulta che solo il 10% delle molte persone coinvolte nelle vendite del prodotto percepivano un compenso.

Rinnovabili, ecco il quarto conto energia

rinnovabili.jpg Grandi novità nel settore rinnovabili. E’ stato infatti pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale il decreto interministeriale dello Sviluppo economico e dell’Ambiente che introduce il quarto Conto Energia, ovvero il nuovo regime di incentivi per la produzione di energia elettrica da impianti solari fotovoltaici. Il decreto si applicherà agli impianti fotovoltaici che entreranno in azione dal 31 maggio 2011, fino al 16 dicembre 2016, un intervallo di tempo abbastanza lungo nel corso del quale il settore dovrebbe arrivare gradualmente all’autosufficienza economica.
L’obiettivo indicativo di potenza totale che dovrebbe essere installata a livello nazionale è di circa 23.000 MW, corrispondenti ad un costo indicativo cumulato annuo degli incentivi stimabile tra i 6 e i 7 miliardi di Euro.
Verranno eliminati i limiti di produzione con l’introduzione di un sistema di regolazione automatica degli incentivi, basato sulla potenza installata, che entrerà a regime dal 2013; inoltre verranno eseguiti dei controlli da parte di ENEA e GSE per evitare l’installazione di impianti non rispondenti alle caratteristiche e prestazioni offerte.
Per quanto riguarda la tariffa invece, verrà percepita al momento dell’entrata in esercizio dell’impianto: nel caso in cui ritardi di varia natura facessero perdere il diritto ad una determinata tariffa incentivante, il proprietario dell’impianto potrà richiedere un indennizzo. Tutta questa serie di novità dovrebbe portare al raggiungimento della famosa grid parity, ovvero la competitività della tecnologia, già dal 2017.
Oltre alle tariffe incentivanti, sono previsti dei premi aggiuntivi per i piccoli impianti su edifici, in particolare:
- per gli impianti abbinati ad un uso efficiente dell’energia;
- del 5% per gli impianti ubicati in zone industriali, miniere, cave o discariche esaurite, area di pertinenza di discariche o di siti contaminati;
- del 5% per i piccoli impianti, realizzati da comuni sotto i 5000 abitanti;
- di 5 centesimi di euro/kWh per gli impianti installati in sostituzione di coperture in amianto;
- del 10% per gli impianti il cui costo di investimento, per quanto riguarda i componenti diversi dal lavoro, sia riconducibile per almeno il 60% ad una produzione realizzata nell’Unione europea.
Rimangono comunque alcune perplessità, in primis il fatto che questo decreto regola il sistema di incentivazione del solo fotovoltaico, bisognerà attendere, quindi, ancora per scoprire il futuro delle altre fonti rinnovabili.

Antitust multa le compagnie low cost

foto_volare_052.jpg L’estate si avvicina e gli italiani si preparano in largo anticipo a prenotare le loro vacanze estive, confrontando i prezzi, con un occhio particolare agli sconti applicati dalle diverse compagnie aeree low cost, che mensilmente propongono tariffe a partire da 1 euro. Attenzione però perché, molto spesso, succede che i posti disponibili sono limitati e il prezzo finale non corrisponde a quello di partenza: al costo iniziale bisogna aggiungere infatti, anche altre spese, come il check-in online e le tasse. Nell’ultimo periodo inoltre, sempre più compagnie hanno deciso di introdurre un costo aggiuntivo ulteriore: il pagamento per la prenotazione con carta di credito, che generalmente ammonta a 5 euro. Proprio in seguito a questa mossa, l’Antitrust ha deciso di sanzionare con multe del valore complessivo di 285 mila euro Alitalia (80 mila euro), Blu express (75 mila euro), Germanwings (35 mila euro) e Air Italy (55 mila euro). L’Autorità ha ritenuto scorretto, in base al Codice del Consumo, la separata applicazione, nonché la mancanza o incompleta informazione in merito al “supplemento carta di credito” rispetto al prezzo del volo, addebitato solo nella fase conclusiva del processo di prenotazione su internet. Sono state inoltre doppiamente sanzionate Alitalia e Germanwings, per aver pubblicato sul web, solo in lingua inglese, le condizioni tariffarie o le condizioni generali di trasporto, obbligatorie per perfezionare l’acquisto, provocando difficoltà ai consumatori italiani.
Attenzione quindi, quando acquistate un biglietto online, agli oneri aggiuntivi applicati dalle compagnie, e per qualunque tipo di informazione o denuncia, potete rivolgervi alle nostre sedi presenti sul territorio nazionale.

Vetro è meglio

vetro.jpg I contenitori di vetro sono i più preferiti in Europa ma sopratutto in Italia. A confermarlo è un indagine della FEVE, Federazione Europea dei contenitori di vetro, evidenziando in Europa, principalmente in Italia, una maggiore preferenza per il vetro che per altri tipi di materiali. Secondo lo studio, il 54% dei consumatori europei (62% in Italia) preferisce acquistare prodotti in vetro, poichè in grado di mantenere intatto il sapore di ciò che contiene, il 48% (58%in Italia), perchè non nuoce alla salute, e il 43% degli europei e italiani, lo preferisce perchè amico      dell' ambiente.
Il vetro infatti, è il materiale più riciclato dai consumatori: addirittura l' 86% in Italia contro l' 80,1% in Europa. La ricerca  ha interessato 17 paesi europei, e evidenzia come i consumatori siano più indirizzati verso un consumo più responsabile. Ha commentato  Antonio Lui, Presidente della sezione produttori vetro cavo di Assovetri, che per le sue caratteristiche, il vetro rappresenta il perfetto contenitore per i prodotti puri e naturali. La preferenza per il vetro resta molto alta per il vino, birra e alcolici, ma anche per condimenti, cibi per bambini e bibite. Quello che emerge dalla ricerca  è che i consumatori comprerebbero più vetro se lo trovassero sugli scaffali dei negozi; e conclude affermando che un italiano su due preferirebbe il latte nella tradizionale bottiglia di vetro, ma solo il 6% riesce a comprarlo.
In oltre, anche la commissione europea, invita i genitori a usare biberon di vetro come opzione più sana.

giovedì 12 maggio 2011

Decreto sviluppo 2011

decreto.jpg Il governo ha approvato un decreto legge contenente vari provvedimenti finalizzati allo sviluppo e al rilancio dell’economia Italiana. Le misure, divise in dieci articoli, riguardano le seguenti materie:
Ricerca scientifica: Istituzione di un credito d’imposta fino al 90% per le imprese che finanziano progetti di ricerca in Università o Enti.
Lavoro: Istituzione di un credito d’imposta pari a 300€ per incentivare le imprese del mezzogiorno ad assumere lavoratori a tempo indeterminato.
Turismo: Diritto di superficie per gli arenili della durata di 90 anni riguardante anche aree già occupate lungo le coste da edificazioni esistenti.
Opere pubbliche: Diminuzione dei tempi di costruzione delle opere pubbliche, soprattutto se di interesse strategico; semplificazione delle procedure di affidamento dei relativi contratti pubblici; garanzia di un più efficace sistema di controllo; riduzione del contenzioso.
Edilizia privata: Introduzione di un nuovo “piano casa” volto ad ampliare le norme di liberalizzazione delle costruzioni private; istituzione del silenzio-assenso entro un massimo di 90-100 giorni, 180-200 per le città di oltre 100mila abitanti, per il rilascio del permesso di costruire.
Burocrazia: Semplificazione degli aspetti burocratici rivolti ad una maggiore sicurezza della privacy; istituzione del pagamento delle prestazioni sanitarie per i cittadini e consegna tramite web dei referti medici da parte delle Asl; pubblicazione su internet degli atti della PA; introduzione di una autorizzazione periodica per i trasporti eccezionali.
Fisco: abolizione, per lavoratori dipendenti e pensionati, dell’obbligo di comunicazione annuale dei dati relativi a detrazioni per familiari a carico; estensione del regime di contabilità semplificata a 400mila euro di ricavi per le imprese di servizi e a 700mila euro di ricavi per le altre imprese.
Imprese e credito: Modifiche al codice civile volte a rafforzare la disciplina del cosiddetto “patto di famiglia” ed a favorire la continuità nell’esercizio delle imprese.
Istruzione: Riduzione dei tempi previsti per assorbire i docenti precari, risolvere il problema dell'aggiornamento della graduatorie; costituzione di un Fondo per il Merito per erogare prestiti d'onore agli studenti universitari;
Servizi ai cittadini: Introduzione di un Autorità per l’acqua con la finalità di regolazione e controllo sui servizi idrici; diffusione di una carta d’identità elettronica contenente tutti i dati dei cittadini con validità di 10 anni per i maggiorenni e 3 per i minorenni.

Ufficio Legale

giovedì 5 maggio 2011

Record storico della benzina

record benzina.jpg Che l’Italia fosse il Paese con il prezzo più alto della benzina (13% superiore alla media europea) è risaputo, ma proprio in questi giorni ha raggiunto un nuovo record, sollevando numerose proteste. La benzina ha toccato il record di 1,6 euro al litro in conseguenza di due manovre: l’aumento dell’accisa da parte del governo e la speculazione sui prezzi delle compagnie che si ripercuote sui gestori delle stazioni di rifornimento.
I primi segnali dell’aumento si sono percepiti già da martedì quando Eni ha iniziato un ritocco ai prezzi, avviando un processo di corsa al rincaro che vede Tamoil in testa con un aumento di 0,6 centesimi arrivando a 1,599 euro al litro; mentre per quanto riguarda il gasolio il prezzo massimo è quello di TotalErg che ha superato la soglia di 1,5 euro al litro.
L’Unione Petrolifera ha precisato che i “recenti andamenti dei prezzi dei carburanti sono assolutamente in linea con l’evoluzione delle quotazioni internazionali che per la benzina nell’ultimo mese sono cresciute di oltre 2 cent/litro”.
Sta di fatto che a pagarne le conseguenze come al solito saranno gli italiani, in particolare il Piemonte, Veneto e Bolzano (dove il prezzo della verde ha raggiunto 1,632 euro al litro), ma soprattutto nel Mezzogiorno dove la soglia di 1,6 euro/litro è stata superata da tempo a causa degli addizionali regionali.
Il vero problema è legato soprattutto alla scarsa liberalizzazione di questo settore nel nostro Paese: le “pompe bianche” (stazioni di rifornimento non legate ai marchi delle principali compagnie petrolifere) che applicano tariffe più convenienti, sono ancora troppo poche e diffuse al Nord.

martedì 3 maggio 2011

Diritto al futuro: un consiglio per i giovani

Il Consiglio Nazionale del Notariato ha stretto un’intesa con il Ministero della Gioventù affinché vengano attribuite maggiori garanzie per il diritto al futuro dei giovani italiani.
L’iniziativa consiste nella disponibilità on-line d’informazioni riguardanti i temi della casa, del lavoro e della famiglia. Oltre alle pagine web disponibili sul sito ufficiale del Notariato, è possibile ricevere una risposta diretta anche grazie agli indirizzi e-mail presenti e distinti per ogni area.
Nel protocollo d’intesa si evidenzia che la collaborazione istituzionale tra il CNN e il Ministro della Gioventù è volta ad avviare iniziative comuni di studio e approfondimento delle problematiche giovanili, anche ai fini del miglioramento della normativa attualmente vigente. Con l’istituzione di uno specifico servizio telematico, curato dal Consiglio Nazionale del Notariato e accessibile sia dal sito web del Ministro della Gioventù che da quello del Consiglio Nazionale del Notariato, sarà possibile fornire una attività di consulenza e informazione rivolta a tutti i giovani che intendessero avviare attività comunque connesse alla funzione notarile.

Ufficio Legale

Ticket sanitari sempre più cari

ticket.jpg Ennesima stangata nel settore sanitario. Dopo la decisione da parte dell’Aifa (Agenzia italiana per il farmaco) di abbassare il valore dei rimborsi per i cosiddetti “equivalenti” dal 10 al 40%, provocando un aumento del costo del farmaco generico, Federfarma ha pubblicato i risultati sul rapporto 2010, mettendo in evidenza un aumento della spesa dei cittadini per l’acquisto di farmaci. Secondo l’indagine, gli italiani avrebbero speso quasi un miliardo di euro in medicinali, con un netto incremento rispetto all’anno precedente: ogni utente avrebbe quindi acquistato una media di 18 confezioni di medicinali con il ticket, ma la somma pagata di propria tasca sarebbe aumentata, incidendo sulla spesa lorda dal 6,6% dello scorso anno al 7,6%.
I ticket non sono comunque adottati in tutte le Regioni e le incidenze maggiori si sarebbero registrate in Sicilia, Veneto e Lombardia, con il 10% sul totale della spesa, per arrivare a quelle più basse (4% ) di Valle d’Aosta, Trento e Friuli-Venezia Giulia.
Il rapporto rivela inoltre che, nel 2010, è aumentato il numero complessivo di ricette  (+2,6%): in tutto quasi 587 milioni, con una media di poco meno di dieci ricette per cittadino. Le confezioni di medicinali erogate a carico del Ssn sono state oltre 1 miliardo e 73 milioni, con incremento del +2,6% rispetto al 2009. Questo perché si prescrivono più farmaci, ma in media il prezzo è più basso.
Le previsioni per il futuro sulle tasche dei cittadini, però, sono tutt’altro che rosee: infatti, una recente delibera, l’Aifa, ha abbassato i prezzi di riferimento di più di 4.000 medicinali, andando a maggiorare la quota differenziale tra prezzo del medicinale prescrivibile e prezzo di riferimento pagato dai cittadini che risiedono nelle regioni che non applicano il ticket sui medicinali.
Questa decisione, che si tramuterà ovviamente in un risparmio di 609 milioni all’anno per il Servizio sanitario nazionale, rappresenterà un ulteriore aggravio per il portafoglio delle famiglie.

lunedì 2 maggio 2011

Aerei, rinviate regole sui liquidi

liquidi aereo.jpg Nuove regole dell’Unione Europea per il trasporto di liquidi da parte dei passeggeri di un volo. Dal 29 aprile 2011, sarebbe dovuto entrare in vigore il Regolamento europeo 297/2010 che prevede la possibilità di introdurre liquidi ( aerosol e gel) nelle aree sterili a bordo degli aeromobili, a patto che siano sottoposti a controlli tramite apparecchiature di nuova generazione capaci di rilevare l’eventuale presenza di esplosivo. La norma introdotta, sarebbe stata applicata solo per alcuni casi particolari come l’aerosol e il gel acquistati da un viaggiatore al duty free in un paese terzo (al di fuori cioè dell’area Ue compresa anche Svizzera, Norvegia e Islanda)  in transito su uno scalo europeo. Alcune nazioni, tra cui l’Italia, avevano già deciso di non adottare questi vincoli, lasciando inalterati le regole per il trasporto di liquidi contenuti all’interno di recipienti della capacità massima di 100 millilitri ciascuno, contenuti in buste di plastica trasparenti e richiudibili, di capacità non superiore a 1 litro.
Il giorno stesso dell’entrata in vigore delle nuove regole, la Commissione Europea ha fatto dietro-front, tenuto conto del rischio concreto di creare ancora più confusione tra i passeggeri.
Sarà comunque solo questione di tempo, in quanto entro il 2013 tutti i Paesi dovranno uniformarsi allo spirito comunitario in base al quale il trasporto dei liquidi a bordo non dovrà più essere soggetto a restrizioni preventive, ma a sistemi di controllo, per mezzo di scanner ad alta tecnologia.

Direttiva UE per giocattoli più sicuri

dc20.jpg Il fenomeno della commercializzazione dei giocattoli pericolosi è in crescita costante in tutta Europa. Soltanto in Italia, nel 2010 la Guardia di Finanza ha sequestrato 8,8 milioni di giocattoli pericolosi (+55,8% rispetto al 2009) e 10,3 milioni di giocattoli contraffatti (-7,6% in confronto allo scorso anno). I primi due mesi del 2011 non sono molto incoraggianti: sequestrati oltre 2,17 milioni di giocattoli pericolosi e 745,6 mil giocattoli contraffatti.Così arriva dal 12 maggio un decreto legislativo che definisce il concetto di giocattolo (prodotto progettati o destinati, in modo esclusivo o meno, a essere utilizzati per fini di gioco da bambini di età inferiore a 14 anni) oltre ad indicare alcune tipologie di prodotti che non possono essere considerate giocattoli e che fanno esclusi dalla categoria .Attenzione è posta anche  sulle sostanze chimiche utilizzate.Il produttore ha una maggiore responsabilità ed è previsto un sistema di controlli che coinvolge anche i rivenditori, i quali devono contribuire alla creazione e conservazione di un sistema di dati che consentano di identificare il giocattolo in tutti i suoi passaggi. Queste misure servono a contrastare la contraffazione del marchio CE; i prodotti privi del marchio potranno essere presentati solo all’interno di fiere ed esposizioni, con chiara indicazione della mancanza di conformità.E c’è un’altra novità: il ruolo riconosciuto ad Accredia, l’Organismo nazionale italiano di accreditamento, che viene incaricato dell’attività di vigilanza degli Organismi di valutazione che operano nell’ambito delle attività propedeutiche alla marcatura CE dei giocattoli da parte dei produttori. Il Ministero dello Sviluppo Economico si occupa poi della successiva “notifica” alla Comunità Europea. Creare un organismo di controllo  unico  nato dalla fusione di altri 2 enti la SINAL  e la SINCERT  potrebbe aumentare la corruzione ?Questo ci chiediamo .In Europa i casi di intossicazione e ricoveri per giocattoli,indumenti,scarpe di importazione è preoccupante per cui l’Italia rischia di abbassare i suoi standard omologandosi a quelli della comunità europea .Il dito è puntato all’estero ma il problema è che le gli italiani non vogliono investire sul Made in Italy preferendo acquistare fuori dai suoi confini.

Antitrust sanziona rti per 200.000€

rti.jpg L’Antitrust ha irrogato una sanzione di 200.000€ in conseguenza all’infrazione dell’articolo 20 del Codice del Consumo da parte della società RTI S.p.A.
La pratica commerciale scorretta riguarda il fatto che Reti Televisive Italiane non abbia assunto misure adeguate di fronte alle richieste di recesso/disdetta dei contratti annuali per la fruizione del servizio “Easy Pay” di Mediaset Premium. Questa situazione ha di fatto impedito agli utenti di poter recedere dal rapporto con la società, vincolandoli, contro la loro volontà, oltre i 30 giorni previsti contrattualmente per la disattivazione del servizio. Oltre a tutto RTI proseguiva gli addebiti nei confronti dei propri clienti per un servizio di cui non desideravano utilizzare.
A riparo del danno causato, la società multata ha avviato un’iniziativa volta a regolarizzare le criticità verificatesi; in particolare, ha azzerato gli oneri a carico degli utenti coinvolti nel problema ed ha provveduto a rimborsare gli importi indebitamente pagai da tutti i consumatori che hanno effettuato un reclamo riconosciuto fondato.

Ufficio Legale