giovedì 31 marzo 2011

Il fascino del gioco d'azzardo online

Che gli italiani fossero un popolo di giocatori è ormai risaputo: lotterie, gratta e vinci, scommesse e schedine portano annualmente ad una spesa di circa 60 miliardi di euro, pari a quasi 1.000 euro annui giocati da ciascun italiano. Il dato allarmante degli ultimi 3 anni è, però, la rapida crescita del gioco d’azzardo online non soltanto in Italia, ma in tutta Europa.
Si è calcolato che nel 2008 i proventi annui complessivi hanno superato i 6 miliardi di euro (pari al 7,5% del totale del mercato del gioco d'azzardo) e il settore dell'online è quello che contribuisce di più nella crescita, tanto che secondo le previsioni i proventi annui dovrebbero raddoppiare entro il 2013. In virtù di questo boom, la Commissione europea ha lanciato una consultazione pubblica per raccogliere informazioni su aspetti essenziali, quali l'organizzazione dei servizi di gioco d'azzardo online e il controllo del rispetto della normativa applicabile, la tutela dei consumatori e altri aspetti di politica pubblica, oltre alle comunicazioni commerciali e ai servizi di pagamento.
In particolare per quanto riguarda la tutela dei consumatori, la consultazione mira a raccogliere informazioni sul gioco d'azzardo problematico e sulla dipendenza da esso, nonché sulle misure attuate per proteggere i giocatori e prevenire o limitare tali fenomeni. Un'altra questione fondamentale è come garantire la tutela dei minori e di altri gruppi vulnerabili. A protezione dei cittadini viene quindi introdotto dalla Commissione europea il “Libro Verde” per raccogliere informazioni dell'attuale situazione sul mercato Ue del gioco d'azzardo online e quindi individuare e prevenire frodi e riciclaggio di proventi da attività illecita; nonché per avere un quadro giuridico uniforme, eliminando le differenze dei modelli regolamentari nazionali riguardo al rilascio delle licenze, pagamenti, lotta alle frodi.

mercoledì 30 marzo 2011

L’operatore telefonico si comporta male? Arrivano gli indennizzi!

Attraverso la delibera n. 73/11/CONS l’ AGCOM (Autorità per le Garanzie nelle Telecomunicazioni) ha approvato un regolamento in materia di indennizzi applicabili nella definizione delle controversie tra utenti ed operatori di telefonia, internet e tv a pagamento.
Vi ricordiamo che gli indennizzi dovranno essere corrisposti direttamente nelle fatture entro 45 giorni dalla ricezione della segnalazione del disservizio da parte dell'utente.
Di seguito troverete l’importo stabilito dagli articoli del regolamento a cui corrisponde la specifica motivazione.

martedì 29 marzo 2011

Accordo sull'aumento dei prezzi dei taxi

Questa mattina si è tenuto l’incontro tra associazioni e rappresentati dei tassisti per arrivare ad un progetto condiviso sul rincaro del prezzo delle corse dei taxi, previsti nel nuovo regolamento del servizio varato da Roma Capitale. La conferenza nasce dall’esigenza di arrivare ad una proposta che possa accontentare i cittadini che sono stati i primi a protestare contro questo regolamento.
Il Tar del Lazio, in merito, si era già pronunciato il febbraio scorso sospendendo l’introduzione degli aumenti, provocando così l’ira dei tassisti.
La nuova proposta presentata dalle associazioni dei consumatori e tassisti mira alla trasparenza delle tariffe e ad innovare un settore che non ha subito grossi cambiamenti negli ultimi 7 anni.
In primo luogo si è stabilito un costo della corsa minima (6 euro), ed uno scatto iniziale che varia a seconda dei giorni: nei feriali tra i 2.80/3 euro, festivi 4 euro, per arrivare alla fascia notturna in cui il costo si aggira intorno ai 5.80/6 euro.
Sono stati aboliti tutti i supplementi che andavano a gravare in misura maggiore sul costo finale (come per esempio i bagagli e il 5° passeggero), introdotti gli sconti del 10% per le donne che viaggiano nella fascia tra le 21 e le 5, per i giovani di ritorno dalle discoteche e alle corse dirette verso gli ospedali.
Inoltre sono stati fissati dei prezzi predeterminati per le tratte più trafficate della città: da e per l’aeroporto di Fiumicino, in accordo con il comune di Fiumicino, è stato fissato il prezzo di 48 euro (comprensivo di bagagli), così come per l’aeroporto di Ciampino (32 euro) e altri due punti di riferimento come la stazione Termini e il porto di Civitavecchia.
Per garantire una maggiore trasparenza, ci sarà l’obbligo di esporre il tariffario all’interno dell’autovettura in due lingue e l’installazione facoltativa degli strumenti per il rilascio dello scontrino automatico e in assenza di ciò, l’obbligo di rilascio, su richiesta del cliente, della ricevuta completa dei seguenti dati: numero di licenza, data e orario della corsa, percorso effettuato e somma pagata.
L’accordo ha messo in preventivo un aumento complessivo dei prezzi del 12%, che è comunque minore rispetto a quello previsto dal regolamento comunale.

TERMINI: Progetto senza fine

L’U.di.con questa mattina ha partecipato all’incontro indetto dall’assessore alle Politiche della Mobilità Antonello Aurigemma per visionare i lavori al nodo centrale di Termini avviati nel settembre del 2009.
La stazione di Termini, centro nevralgico della città dal punto di vista trasportistico ha infatti sofferto sempre di più l’invecchiamento delle strutture (la linea A è stata costruita nel 1980), in conseguenza dell’aumento dei flussi di passeggeri. A fronte di ciò, è stato quindi necessario avviare un progetto di adeguamento che ha portato ad investire 63 milioni di euro per risolvere diversi problemi. Primo fra tutti ridurre il problema legato alla congestione e agli intralci lungo i percorsi interni, soprattutto nel collegamento in uscita dalla linea A alla linea B, al fine di rendere più scorrevoli e meglio distribuiti i flussi dei passeggeri, migliorando sensibilmente la sicurezza. E’ stata inoltre studiata una ristrutturazione degli impianti tecnologici ed elettrici, con l’adozione di sistemi di illuminazione innovativi, il rinnovo delle tornellerie, nonché la sostituzione di scale mobili (alle 14 esistenti se ne sono aggiunte altre 13), tapis-roulant e ascensori per garantire un maggiore accessibilità da parte di persone con ridotta capacità di movimento, ma soprattutto per i viaggiatori con il bagaglio pesante che si dirigono verso Termini per prendere il treno.
A riguardo il presidente dell’Udicon Denis Domenico Nesci si ritiene soddisfatto dell’avanzamento dei lavori: “ci auguriamo che si possano ridurre in tempi brevi i disagi per gli utenti nel nodo centrale di Termini, soprattutto in vista delle vacanze pasquali e del primo maggio (che quest’anno coinciderà con la beatificazione di papa Giovanni Paolo II) che porteranno nella Capitale un numero consistente di pellegrini da tutte le parti del mondo. Speriamo inoltre che vengano rispettati gli obiettivi prefissati, i tempi di realizzazione e i costi di costruzione così da poter beneficiare dei servizi per la collettività”.
L’Associazione continuerà a visionare il “work in progress” nei prossimi mesi per garantire assistenza ai viaggiatori, fino alla fine dei lavori previsti per la fine del 2012.

giovedì 24 marzo 2011

Aumento del prezzo della benzina

Il caro benzina sembra non arrestarsi. Negli ultimi mesi ha infatti superato 1,50 euro al litro, in conseguenza anche delle crisi internazionali, provocando numerose proteste da parte dei consumatori. A rendere il clima ancora più acceso a riguardo, ci ha pensato il governo approvando ieri  un decreto legge che ridà fiato all’intero settore dei beni culturali, ma che lascia insoddisfatti i cittadini. E’ stato infatti deciso di rivitalizzare la cultura con un’iniezione di 236 milioni, di cui 149 destinati a rimpinguare le magre dotazioni del  Fondo unico per lo spettacolo, 80 a tutela e alla valorizzazione del patrimonio storico e artistico e 7 agli istituti e alle istituzioni culturali. La copertura delle nuove risorse arriverà attraverso l’aumento di  alcuni centesimi delle accise sulla benzina che si dovrebbero aggirare intorno a 1-2 centesimi di euro che servirà inoltre a garantire il tax credit per il cinema, che, in base all’ultimo decreto milleproroghe avrebbe dovuto  trovare i finanziamenti attraverso l’aumento di 1 euro dei biglietti di ingresso nelle sale.
Questa mossa lascia comunque fortemente perplessi: se da una parte si tenta di valorizzare un settore che nell’ultimo anno ha visto fortemente ridotti i proprio fondi, al punto da organizzare tre giornate di protesta da parte degli artisti di settore, dall’altro ha però colpito di nuovo i cittadini con dei rincari che pesano sulle famiglie di 20 euro annui, che si vanno ad aggiungere ai 300 euro a causa dei rincari degli ultimi anni.

“Che quello attuale sia un momento molto difficile è ormai un fatto conclamato- afferma Denis Nesci, Presidente Nazionale Udicon- e purtroppo è obbligatorio operare delle scelte che possono risultare impopolari al fine di stabilire delle priorità. In tal caso- prosegue il Presidente dell’Unione per la Difesa dei Consumatori- siamo d’accordo sul fatto che la cultura sia una delle eccellenze del nostro Paese e che sia assolutamente necessario tutelarla in ogni modo, specialmente dopo i tagli al settore effettuati nel recente passato; ed è altrettanto ovvio che qualunque rincaro che vada a colpire i cittadini consumatori non può essere accolto con gioia, ma, proprio in virtù del momento delicato che stiamo vivendo, occorre fare appello al senso di responsabilità di tutti e- conclude Nesci- avere fiducia nell’operato delle istituzioni”.

Risparmio idrico nelle scuole di Roma e Provincia

Le scuole di Roma e Provincia si preparano a ricevere i 3.220 riduttori di flusso idrico destinati a tutti gli impianti sportivi e alle palestre delle proprie strutture. I primi 24 riduttori sono stati consegnati all’Istituto Tecnico per il Turismo “Colombo” dall'assessore alla Scuola della Provincia di Roma, Paola Rita Stella, in occasione della ''Giornata mondiale per l'Acqua'' promossa dall'Onu.
“Doccia light” è un’iniziativa gratuita che si pone come obiettivo il risparmio idrico ed energetico attraverso l’installazione di Erogatori per doccia a Basso Flusso (EBF). Questi dispositivi, grandi quanto una moneta da venti centesimi di euro, sono stati studiati per miscelare l’acqua con particelle d’aria e permettono di risparmiare fino al 50% dell’acqua e dell’energia utilizzata per riscaldarla.
Secondo uno studio dell'Autorità per l'Energia Elettrica e il Gas (AEEG), grazie all’ impiego degli EBF gli impianti sportivi delle scuole superiori della Provincia di Roma ogni anno risparmieranno sulla bolletta idrica ed energetica fino a 114 euro per punto doccia.
Fra i partner più importanti dell’iniziativa, tra i quali il Ministero dello Sviluppo Economico , il Ministero della Gioventù, il Ministero del Turismo e l’AEEG, anche l’U.Di.Con. ha segnalato il suo consenso a supportare e promuovere questo notevole progetto.

Bisfenolo A bandito nei biberon

L’unione Europea con la direttiva 2011/8/UE  ha già proibito dal 1 marzo  la produzione di biberon che contengono Bisfenolo A  e dal 1 giugno sarà proibito anche il commercio. Verrà evitato l’utilizzo di questo composto  per i contenitori per uso alimentare, soprattutto perché se i contenitori vengono riscaldati piccole quantità di sostanza  possono passare negli alimenti che poi vengono ingeriti e accumulati nell’organismo. I neonati sono quindi a rischio di assunzione quotidiana da parte della sostanza ma per capire meglio:
il Bisfenolo A  è un composto organico usato per la produzione di plastiche presente in molti prodotti come, contenitori, bottiglie, rivestimenti interni di lattine, dispositivi medici, lenti per occhiali, negli scontrini fiscali, nei biglietti aerei, ferroviari e dei bus. Il Bisfenolo A  è una molecola instabile e rischia di contaminare gli oggetti con cui viene a contatto, essa  altera l’attività ormonale e cardiaca, la crescita neuronale del feto, causa infertilità e problemi all’apparto riproduttivo, mammella e prostata.
Nel 2008 alcuni governi hanno effettuato studi sulla sicurezza della sostanza notando la numerose malattie in cui il Bisfenolo A era coinvolto, per cui adesso si è provveduto a frenare la produzione almeno per la fabbricazione di materie plastiche destinate a venire a contatto con i prodotti alimentari.

Giornata mondiale dell'acqua

Oggi, 22 marzo, è la giornata mondiale dell’Acqua. Quest’anno questa ricorrenza ha un sapore diverso, si direbbe frizzantino, poiché il 12 giugno ci sarà il referendum contro la privatizzazione. Va detto che l’Italia è tra i paesi europei più assetati, con i suoi 92,5 metri cubi d’acqua l’anno pro capite per il consumo domestico, dietro solamente a spagnoli e tedeschi. Ma per bere quei 92,5 metri cubi occorre prelevarne oltre 150, a causa delle gravi perdite degli impianti idrici nel prelievo e nel trasporto, con quasi il 40% di sprechi pari 2,5 miliardi di euro . Le Regioni più sprecone sono Puglia, Sardegna, Molise e Abruzzo, non certo le più ricche di fonti d’acqua. Se è vero che negli ultimi anni i consumatori hanno prestato più attenzione al risparmio idrico, lo stesso non si può dire del settore agricolo e industriale, che insieme arrivano al 90% dei consumi totali. Inoltre considerando che l’Italia esporta più di un miliardo di litri di acqua minerale all’anno, si può capire che l’acqua non è solo una risorsa fondamentale per la vita, ma anche per l’economia del nostro paese.

Multa dell'antitrust per l'H3G

L’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato (AGCM) ha multato la società H3G, il quarto operatore italiano di telefonia per pratiche commerciali scorrette. La sanzione ammonta a 150.000 euro.  L’AGCM contesta l’utilizzo di condizioni contrattuali particolarmente svantaggiose per i clienti. In particolare, si legge nel bollettino, che dal mese di dicembre l’H3G ha introdotto nuove condizioni generali che subordinano l’applicazione del piano tariffario originariamente prescelto dall’utente al rispetto di soglie minime di traffico. In mancanza di tali soglie minime l’H3G ha facoltà di applicare un diverso e meno vantaggioso piano tariffario.  “Le soglie minime sono declinate in percentuali di traffico in entrata e in uscita in quantità diverse a seconda della tipologia di operatore di riferimento”, recita il bollettino dell’Antitrust. Le condizioni reputate scorrette sono del tipo: il volume complessivo di traffico (voce o SMS) mensile verso il complesso degli operatori non H3G deve essere inferiore all’80% del traffico totale uscente, oppure il traffico (voce o SMS) mensile complessivo verso un singolo operatore, non H3G, deve essere inferiore al 60% del traffico totale uscente. Si contesta quindi, che il superamento delle soglie minime dipende da numerose e stringenti condizioni difficilmente monitorabili dall’utente, questo impedisce l’adozione di scelte di consumo pienamente consapevoli e determinano una complessiva incertezza in ordine alle effettive condizioni economiche di fruizione dei servizi offerti dal professionista.

Rimborso Tassa Concessione Governativa

Cerchiamo di fare un po’ di chiarezza sulla possibilità di chiedere il rimborso della Tassa di Concessione Governativa sulla telefonia mobile corrisposta dai consumatori nel caso di abbonamenti telefonici. La questione è stata affrontata da numerose Commissioni Tributarie Regionali nonché dalla Corte di Giustizia Europea. Tra le prime, è di particolare rilevanza quella della Commissione Tributaria Regionale del Veneto che, con sentenza del 10/01/2011, dovendo decidere sull’ istanza di rimborso di quanto versato a titolo di T.C.G. da alcuni Comuni, ha avuto modo di precisare che i Comuni in quanto PA non sono assoggettabili alla T.C.G. Inoltre, e questo è il punto di maggiore interesse, il collegio giudicante ha affermato l’ intervenuta abrogazione della normativa che regolamentava la TCG come conseguenza dell’ introduzione del nuovo codice delle telecomunicazioni elettroniche D.Lgs. 259/2003. Infatti, in sentenza si legge:
“Invero il nuovo Codice delle Telecomunicazioni del 2003 ha apportato al settore rilevanti innovazioni, nell'ambito di un processo di privatizzazione. La privatizzazione ha avuto come principale conseguenza il passaggio dalla concessione (che è un atto amministrativo emanato nell'ambito di un rapporto pubblicistico, con una posizione di preminenza della Pubblica Amministrazione sui privati) al contratto, cioè ad uno strumento di diritto privato il quale presuppone una posizione di parità tra i contraenti. Bisogna perciò concludere che con il D. lgs. 259 è stata abrogata tacitamente tutta la normativa basata sul presupposto di un rapporto concessionario di tipo pubblicistico, è venuto quindi meno il presupposto per l'applicazione della T.C.G.” Quindi, se è vero che la commissione tributaria del Veneto non lascia dubbi sulla possibilità di ottenere dall’ Agenzia delle Entrate il rimborso della citata tassa governativa, l’ U.Di.Con. ritiene di attendere la sentenza che la Corte di Giustizia Europea, chiamata a decidere sulla vicenda, pubblicherà a giorni.
Bisogna infine ricordare che, qualora il consumatore invii all’ Agenzia delle Entrate un’ istanza di rimborso, in caso di silenzio-rifiuto, dovrà essere presentato ricorso all’ Autorità giudiziaria. Sarà nostra premura aggiornare i nostri associati sull’ evoluzione della vicenda.